ARRIGO LUCCHINI - LA VITA
1916
Il 20 gennaio Arrigo Lucchini nasce in Via Riva di Reno, all’altezza dell’attuale civico 37.
1924
Debutta in una piccola parte nello spettacolo tratto dal "Piccolo scrivano fiorentino" di De Amicis,
sotto la guida di Nino Massarenti maestro elementare alle scuole Panzacchi e attore della compagnia
dialettale diretta da Goffredo Galliani al Contavalli. Arrigo farà altre esperienze insieme allo zio
Aristide e ai cugini presso il teatrino dell’oratorio di San Sebastiano in Via San Felice.
1930/1939
Fa da dattilografo al padre Armando per il copione di UNA BÉSSA IN SÄN. La commedia vince il terzo premio al
concorso della Famèja Bulgnèisa e debutta l’anno successivo al Teatro del Corso con Angelo Gandolfi.
Nell’estate 1939 Arrigo recita in ruoli marginali in provincia con la compagnia di Gandolfi. Il "dopo Testoni"
coincide però con i veti del regime fascista per lingue straniere e dialetti. Arrigo si dedica a spettacoli
filodrammatici in italiano.
1943/1944
Il 28 aprile 1943 si sposa con Clara Colombini. Dopo l’ennesimo bombardamento su Bologna del 25 settembre,
Arrigo, renitente alla leva della Repubblica di Salò, sfolla a Pragatto con la famiglia. A fine agosto i
Lucchini tornano in città con la neonata Annamaria.
1945/1949
Con la commedia AL PADRÅN viene inaugurata l’Arena San Felice presso la Parrocchia di Santa Maria della Carità
in Via San Felice. Per varie stagioni estive la filodrammatica di Lucchini allestirà spettacoli di rivista,
commedie in italiano e in dialetto. In questi anni Lucchini scrive il famoso sketch LE QUATTRO VECCHIE.
1949/1950
Novembre: Arrigo, Clara e altri della filodrammatica entrano a far parte della neonata Compagnia Dialettale
Bolognese di Bruno Lanzarini. Il repertorio prevede CHE CUCÂGNA, SGNÈR FELÎZ !, DÅN ZAISER, I CÓNT SÄNZA L'ÒST,
TINTINÈGA, LA VÓJJA ED FRÈVLA, IN CÀ MÎ AS ZÊRLA PR'AL DRÉTT, AI Ò AMAZÈ CECÉ ed altre commedie.
1950
Ottobre-dicembre: ottimo successo al Teatro Duse delle riviste BÄN, MO DA BÅN? e BÒJA D UN MÅNND LÈDER !
scritte da Lucchini e Miari. In queste occasioni Lanzarini viene ingaggiato dal regista Mattoli per alcuni film.
Nel 1950, negli studi RAI di Bologna, Arrigo partecipa con Clara, Walter Marcheselli, Elsa Borsari Bartoli,
Augusto Magoni, Ines Ciachetti, Augusto Casalini ed altri alle trasmissioni radiofoniche EHI CH’AL SCUSA e dal
1953 a quelle di AL PAVAJÅN.
1951/1952
Nonostante le decine di successi estivi all’Arena San Felice e nella nuova Arena Calzoni in zona Bolognina,
il forfait di Lanzarini per la nuova rivista Mo dî bän só incrina la concordia della compagnia. Nel novembre
1951 Lucchini e altri si distaccano da Lanzarini e in estate entrano a far parte della compagnia "Città di
Bologna" di Lina Cavallari e Augusto Casalini con Vittorina Corticelli, Remo Scoto, Ines Ciaschetti e Dina Giordani.
1953
A inizio anno, nella rassegna organizzata dalla Famajja Bulgnaisa al Teatro La Ribalta, dopo gli spettacoli
di Lanzarini, la compagnia "Città di Bologna" allestisce in un mese dodici titoli tra cui cinque novità come
IN CÀ MÎ CMANDA L’ITALIA di Monetti e Spiga. Gli incassi però sono scarsi e la compagnia si scioglie.
Nel luglio Lucchini e Scoto fondano la "Compagnia Dialettale Bolognese Angelo Gandolfi" che agisce all’Arena
dei Balanzoni in Strada Maggiore 31. Nei mesi successivi le diradate recite avvengono alla Casa del Popolo
di Via Castelmerlo e al Teatro Masini di Faenza e nell’estate 1954 alla Bocciofila di Via Emilia Ponente.
Lasciando l’impiego in banca, Arrigo subentra in società con i parenti titolari della ditta "Gara"
manifattura di busti e corsetteria di moda. La sede è in Via Zannoni 34 e ha una quarantina di dipendenti.
A causa della concorrenza con i prodotti industriali, la ditta chiuderà nel 1967 e Lucchini troverà lavoro
come agente assicuratore.
1956/1965
13 ottobre 1956: la recita al Teatro Comunale di TÅURNA IN SÊNA I PISUNÉNT per i festeggiamenti testoniani
della Famajja Bulgnaisa è l’occasione per una collaborazione tra le compagnie dialettali. Successivamente Arrigo
e Clara ritornano nella compagnia di Lanzarini.
In dicembre, al Teatro Duse, la Compagnia De Lullo-Falk-Valli-Guarnieri chiama Lucchini a sostituire
Nino Marchesini in E VISSERO FELICI E CONTENTI di Enzo Biagi e Giancarlo Fusco.
Nell’estate 1957 grande rassegna dialettale in Piazza San Giovanni in Monte con vari titoli testoniani
tra cui Il Cardinale Lambertini. Il cast della compagnia di Bruno Lanzarini è formato da Carla Astolfi,
Armando Bautti, Fanny Bertelli, Ettore Bolognesi, Angelo Cicotti, Clara Colombini, Vittorio Franceschini,
Fernanda Francia, Adriana Lanzarini, Annamaria Lucchini, Arrigo Lucchini, Valentino Macchi, Nino Massarenti,
Natalina Poggi, Bruno Tolomelli e Gigi Zuntini, a cui si aggiungeranno Luciano Bianchi, Diantos Cavara,
Vittorina Corticelli, Giorgio Grisoni, Marialuisa Ravenda, Adalberto Santini e Remo Scoto.
Gli spettacoli si susseguono specialmente al Teatro Duse, alla Ribalta, nel cortile di Palazzo Pepoli
Campogrande e poi (compatibilmente con le tournée di Lanzarini nell’Arlecchino servitore di due padroni del
Piccolo di Milano) nel salone della Cassa di Risparmio in Palazzo Pepoli, al Circolo della Stampa, a Budrio,
a Faenza. Arrigo, ottima spalla di Lanzarini, arricchisce il repertorio con nuovi copioni e adattamenti tra cui
AL FIÔL ED CAVÉCC’ e ZÄNT CUM VÀ.
1965
Un’antologia di poesie di Arrigo Lucchini è pubblicata nella collana "I cinni di Bologna" a cura di mons.
Luciano Gherardi.
Intanto tra Lanzarini e Lucchini sono aumentate le divergenze artistiche e la replica de UN BÅN ÒMEN
richiesta dalla Famajja Bulgnaisa per commemorare l’autore Angiolino Boriani il 30 aprile 1965 rischia di
saltare. Arrigo è incoraggiato a formare definitivamente una propria compagnia che intitolerà "Teâter bulgnais".
D’ora in poi la Famajja Bulgnaisa si rivolgerà a Lucchini per le sue recite natalizie al Duse.
1970
19 febbraio: su "Il Giornale d’Italia - Carlino Sera" inizia la rubrica "Bän, mo da bån ?" che il capo redattore
Gualtiero Vecchietti ha affidato a Lucchini. Sino al 10 giugno 1974 Arrigo pubblicherà più di 600 racconti.
Nel 1975 ne riproporrà vari su "Il Nuovo Quotidiano" diretto a Bologna da Enzo Tortora.
1973
2 giugno: è insignito Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, su proposta dell’on.Angelo Salizzoni.
Nei primi anni ‘70, nuovi spettacoli, molte repliche e rassegne estive all’Arena Puccini. Il repertorio
della compagnia si arricchisce con CLA VÔLTA, AMEDEO COME ME, UN BÈL CASÉN, BÄN MO DA BÅN 1972 oltre alle
testoniane ÄL FNÈSTER DAVANTI, AL NÒSTER PRÒSUM, CUSA FARÉLL LÓ ?, PARÉNT SARPÉNT e I PERSICHETTI IN MUNTÂGNA,
nonché SPANÉZZ di Gherardi, L'AVUCHÈT ZINDRÉN di Fabbri, S'VADD CH’AN L'Ò PIÓ ? di Bruno Dellos e
LA PÅLLVER SÄNZA CIÔC di Armando Lucchini. Spalla comica indispensabile è e sarà sempre Luciano Bianchi.
1974
10-13 gennaio: al teatro La Ribalta, successo di Dino Sarti e Lucchini in BOLOGNA INVECE ! cabaret stracittadino.
Arrigo interpreta l’amministratore del palazzo nel film FATTI DI GENTE PERBENE di Bolognini. Apparirà anche
in altri film tra cui di Pupi Avati LA MAZURKA DEL BARONE E DEL FICO FIORONE (1975) e LA CASA DALLE FINESTRE
CHE RIDONO (1976) e PASSI FURTIVI IN UNA NOTTE BOIA di Vincenzo Rigo (1976).
1976/1979
Il night club Jolly Joker nei sotterranei del cinema Capitol in via Milazzo è stato trasformato in teatro.
L’impresario Silvano Manicardi invita Lucchini a contribuire alla programmazione dei fine settimana.
Il "Capitolino" è inaugurato il 30 ottobre 1976 con AL FIÔL ED CAVÉCC’. Lanzarini era morto in febbraio e la
responsabilità di continuare la tradizione era passata a Lucchini. Per tre stagioni teatrali la compagnia
Teâter Bulgnais ha il suo teatro stabile con ottimo seguito di pubblico, specialmente giovanile, nonostante
gli anni di piombo.
In quel periodo con Arrigo, Clara Colombini e Annamaria Lucchini recitano Luciano Bianchi, Roberta Biavati,
Antonella Briguglio, Paolo Bugetti, Francesca Campanini, Valerio Fiorini, Franco Frabboni, Tina Gamberini,
Germano Gentilini, Fede Lorenzoni, Luciano Manini, Anna Lori, Mario Monetti, Nino Nanni, Maria Teresa Romagnoli,
Ilaria Scandellari, Giorgio Scandellari, Giovanna Suppini, Gian Pietro Tenan, Attilio Venturi, Gigi Zuntini
e altri. Successivamente anche Diantos Cavara, Roberta Balbo, Massimo Bambini, Roberto Bianchi, Pierluigi Foschi,
Beppe Fundarò, Antonio Pizzurro.
1977-1981
Il 5 giugno va in onda su Videobologna la prima puntata di CARA BOLOGNA - SETTIMANALE DI ANTICHE ATTUALITÀ
condotto da Arrigo con Giulio Majani; le trasmissioni continuano per cinque anni con la partecipazione di
sportivi, cantanti, attori e come ospiti fissi Mario Maragi, Augusto Magoni, Quinto Ferrari e il giovane
Giorgio Comaschi.
1981
Pubblica CRONACHE DEL TEATRO BOLOGNESE, frutto di anni di ricerche condotte con la moglie Clara. Nel 1979 era
uscito il libro di ricordi CARA BOLOGNA e nel 1980 i racconti BÄN MO DA BÅN ?.
7 novembre 1981: UN LÈT PAR STANÒT di Lucchini è il primo spettacolo dialettale al Teatro Alemanni.
Le iniziali stagioni sono affidati agli spettacoli della compagnia "Teâter Bulgnais".
1983
22 dicembre: coadiuvato dalla cooperativa "Il Canovaccio" di Gaetano Cavaretta mette in scena una nuova edizione
de IL CARDINALE LAMBERTINI al Teatro Dehon. Lo aveva già recitato nei ruoli del canonico Peggi a fianco di
Lanzarini e di Montimar il 3/10/1968 con Magoni al Comunale e un’unica volta da protagonista il 13/12/1972 al
teatro dell’Antoniano. Da capocomico questo ruolo gli sembrava una tappa obbligata, ma anche un’eredità da
rinviare per i paragoni con Lanzarini e Gino Cervi. L’allestimento sarà ripreso a partire dal natale 1986
da Guido Ferrarini.
1984
30 settembre: Arrigo muore a causa di malattia rapida e fatale. La sua ultima recita è stata MÎ MUJÈR VADDVA
in piazza a Castel d’Aiano a ferragosto. Aveva superato le 2400 recite, di cui 1400 con la sua compagnia.
Per omaggiarlo e continuarne l’attività, il gruppo decide di chiamarsi d’ora in poi Compagnia Dialettale
Bolognese "Arrigo Lucchini".
2016
Per festeggiare il centenario dalla nascita, la Compagnia Arrigo Lucchini porta in scena INAMURÈ D BULÅGGNA,
uno "spettacolo zibaldone" tratto dalle poesie, canzoni e racconti di Arrigo Lucchini, ideato da Davide Amadei.
Vi prendono parte Giancarlo Angelini, Giuliana Bacciglieri, Roberta Balbo, Daniele Bertagnin, Roberta Biavati,
Enrico Cevolani, Valerio Dall'Olio, Pierluigi Foschi, Anna Galli, Gianni Giuliano, Annamaria Lucchini,
Leonardo Maccagnani, Luciano Manini, Marco Marconi, Giulia Olivieri, Luca Romanelli, Alberto Tarozzi,
Massimo Vaccari, Maria Rosa Tibaldi, Rossella Zagnoli, i musicisti Beppe Cesari e Giuliano Gamberini
e il tecnico Stefano Cipressi.
Più estese notizie sono nel libro di Arrigo Lucchini "Cronache del teatro dialettale bolognese
dalle origini ai nostri giorni" (nuova edizione a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon [2006].
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